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Aca S.p.A. , rinviata l'assemblea per eleggere un cda

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"Non c'è la mia disponibilità a continuare": l'amministratore unico dell'Aca S.p.A Vincenzo Di Baldassarre ha risposto così alla richiesta avanzata da 21 sindaci di confermarlo alla guida della società.

La decisione è stata commentata dal sindaco di Chieti Umberto Di Primio nel corso dell'assemblea, come "una lezione di moralità": " Evidentemente ci sono uomini che non sono disposti a tutto per un incarico", ha concluso Di Primio.

In apertura dei lavori sia alcuni sindaci che il commissario giudiziale Guglielmo Lancasteri hanno sottolineato la necessità di procedere al rinnovo immediato della governance visto che l'Aca si trova in procedura concordataria e che un rinvio avrebbe comportato una vera e propria paralisi e messo a rischio il pagamento dei debiti accumulati durante le precedenti gestioni e anche l'abbattimento di 35 milioni della mole debitoria consentito dalla procedura concordataria.

Il rinvio, ha ricordato il sindaco di Pianella Sandro Marinelli, "lascerebbe la società senza governance e questo determinerebbe responsabilità penali a carico dei sindaci".

L'assemblea ha assunto toni anche molto polemici con alcuni intervenuti che hanno denunciato pesanti interferenze. Alla fine è tornato alla carica il sindaco di
Francavilla Antonio Luciani che ha formalizzato la proposta di rinvio dell'assemblea per valutare il ritorno a un cda "agli stessi costi". 

La richiesta e' stata condivisa e sostenuta in un intervento anche dal primo cittadino di Pescara Marco Alessandrini.

Alla fine, dopo aver fatto verbalizzare la lettura del comma 3 articolo 5 della legge 293/1994 sulle responsabilità che si determinano in caso di vacanza gestionale, l'amministratore ha messo ai voti la proposta di rinvio presentata dal Comune di Francavilla e da altri 27 sindaci, che è stata accolta con 32 sì (equivalenti a 38 quote). I voti contrari sono stati 22 (equivalenti a 24 quote) e due gli astenuti.

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