“È nostro dovere morale intitolare una strada, una piazza o un altro luogo pubblico a Giulio Gaist, luminare nella medicina, fondatore della Neurochirurgia a Bologna, scomparso nel 2007 e legato alla nostra città per aver sposato Maria Antonietta Di Marzio, originaria di Spoltore. È necessario valorizzare e far conoscere alle nuove generazioni una figura così autorevole, che si è distinta nell’ambito della chirurgia”.
Lo ha affermato il Sindaco Luciano Di Lorito, nel corso di un incontro avvenuto questa mattina (venerdì 9 settembre) in Comune con la dottoressa Di Marzio Gaist, nipote del professor Quirino Di Marzio (nato a Spoltore), luminare dell’Oftalmologia e per anni Direttore della clinica oculistica dell’Università di Bologna.
Tornata nel suo paese di origine per le vacanze estive, Maria Antonietta Di Marzio è stata accolta dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio comunale Lucio Matricciani.
Per l’occasione è stata ricordata la figura del marito Giulio Gaist, sepolto a Spoltore nella cappella della famiglia Di Marzio: per venticinque anni, dal 1969 al 1993, è stato primario della Neurochirurgia dell’Ospedale ‘Bellaria’, tra i principali interpreti della Neurochirurgia cittadina e nazionale negli anni Settanta e Ottanta.
Allievo di Mario Milletti, partecipò con il suo maestro alla fondazione della Neurochirurgia ospedaliera di Bologna negli anni Cinquanta.