Si chiamava 'Junior' ed aveva tre anni. Era il cosiddetto cane di quartiere per il quale i residenti del Borgo Case Troiano di Villa Raspa di Spoltore facevano i turni per dargli cibo, acqua e tutto ciò di cui aveva bisogno e lui ricambiava con affetto, giocando con i bambini e convivendo pacificamente con i gatti della zona.
La triste realtà che ruota intorno alle sorti di questo amico ha quattro zampe ha fatto arrabbiare tanti, ed ora il responsabile paga: le persone che si sono occupate di lui lo hanno trovato morto in una busta di plastica dell'immondizia, apparentemente strangolato o ucciso per impiccagione.
Grazie al sistema di videosorveglianza i Carabinieri, ricevuta la denuncia da parte degli stessi abitanti, hanno individuato e ascoltato l'uomo che ha abbandonato la busta con l'animale davanti all'ingresso di una delle case del borgo. Il tutto ora è al vaglio dei militari ma le sue dichiarazioni di innocenza sarebbero assai flebili. La notizia della morte di 'Junior' era stata data su Facebook il 3 agosto da Luciano Troiano, uno dei residenti del piccolo borgo che separa Spoltore da Pescara e la sezione locale della Lega nazionale della difesa del cane lo ha subito contattato per offrire il proprio sostegno e la propria collaborazione.
I residenti hanno annunciato che si costituiranno parte civile nel momento in cui sarà scoperto chi ha ucciso il cagnolino. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha fatto sapere proprio ieri che si unirà alla denuncia già sporta dagli amici di 'Junior' "nella speranza di dare più forza all'azione legale e chiedere giustizia per un cagnolino che, a detta di quelli che lo conoscevano, era dolce e amichevole con tutti".
"Nel caso in cui i sospetti venissero confermati - ricorda l'Associazione - l'autore di questo orribile e crudele gesto potrebbe essere processato e condannato. Ricordiamo infatti che l'art. 544-bis del Codice Penale prevede che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni".